Innovazione e digitalizzazione dei processi produttivi, perseveranza e concretezza nella programmazione dell’attività nei lavori pubblici, nella ristrutturazione e nella messa in sicurezza. Questa la ricetta di Federcostruzioni espressa nel suo Raporto annuale presentato al Saie
Si fa sentire anche la voce di Federcostruzioni che, nel suo Rapporto annuale presentato durante l’appena trascorsa edizione del Saie, invita il governo a una seria politica di rilancio del mercato dei lavori pubblici, della messa in sicurezza degli edifici e della riqualificazione del patrimonio edilizio, in senso lato.
Nella sua analisi, il Rapporto annuale 2016 ricorda che dal 2008 al 2015 la filiera delle costruzioni ha perso circa un terzo del suo valore (131 miliardi di euro) oltre ai danni recati all’occupazione che ha visto la scomparsa di 674.000 posti di lavoro.
Le perdite più consistenti sono state: In termini relativi le flessioni più consistenti si sono manifestate nei settori dei laterizi (-72,4%), del commercio delle macchine per il movimento terra, da cantiere e per l’edilizia (-59,5%), del cemento e calcestruzzo (-54,1%), dei bitumi e dell’asfalto (-45,2%), della siderurgia (-42,4%), dei prodotti del vetro (-42,1%), del commercio delle macchine per il movimento terra (-41,4%).